SECURITY FORCE ACADEMY

Nato sul modello utilizzato dalla Polizia Americana e Israeliana, ma elaborato e strutturato sulle esigenze di servizio richieste dalle nostre forze dell’ordine, in rapporto alle leggi vigenti del nostro paese, riservato esclusivamente agli appartenenti alle forze dell’ordine in servizio attivo. Obiettivi del corso: Formare un polo di formazione professionale per le forze dell’ordine per dare loro nuovi e più adeguati strumenti di lavoro, fornendogli competenze professionali di elevata qualità, certificata a livello internazionale dai più importanti istituti e forze di polizia.
Formare un polo di formazione professionale per le forze dell’ordine per dare loro nuovi e più adeguati strumenti di lavoro, fornendogli competenze professionali di elevata qualità, certificata a livello internazionale dai più importanti istituti e forze di polizia. Qui di seguito trovate alcuni dei nostri approfondimenti. Per tutti gli altri articoli visita la sezione approfondimenti.
 
Tiro Dinamico Operativo (T.D.O.)
Corsi
Qui di seguito indichiamo i punti fondamentali che permettono all’operatore armato di rispondere al fuoco nemico camminando, correndo o mentre si trova in copertura verticale (cosa preferibile).
 
Corso Alfa TDO
Il corso sarà diviso in due fasi:
prima fase teoria in aula e prova a secco: ergonomia, impostazione di tiro e tecniche reattive.
seconda fase: pratica a fuoco presso il campo da tiro dinamico.
Il corso tratta in modo esaustivo le tematiche e le problematiche della difesa armata e l’uso legittimo delle armi da fuoco. Le tecniche di TDO sono tecniche specialistiche avanzate e inedite, frutto di molti anni di esperienze maturate dal fondatore del metodo Master Tony Zanti. Posti Limitati
 
Fase teorica
Posizioni di tiro reattivo
Nella difesa armata la posizione che assume il corpo nell’ambiente tattico è di vitale importanza, appare evidente che ciò che conta più di tutto è che la posizione del nostro corpo assecondi l’ergonomia dell’arma.
La base di tutte le posizioni del TDO viene chiamata anche “posizione reattiva” e deve sempre rispondere ad alcuni requisiti fondamentali come:
  1. essere istintiva e non artificiosa
  2. essere posti frontalmente al bersaglio
  3. messa a fuoco del bersaglio con entrambi gli occhi aperti
 
Fase intermedia
Stress Combat: l’effetto “Freezing”
In tutte le situazioni ad alto rischio, come pure in qualsiasi forma di combattimento dove c’è in gioco la vita, il “tempo” è un fattore dominante, di notevole importanza. In diverse ricerche effettuate su quanti si sono trovati in queste situazioni, sopratutto quelle dove lo scontro avviene armato, si è potuto registrare che in questi “attimi” subentra molto spesso l’effetto di “rallentamento del tempo”, che gli specialisti chiamano Freezing (congelamento); condizione psicofisica che in alcuni casi può essere fatale per chi la vive.
Nella difesa armata questi aspetti psicologici entrano in gioco quando il nostro “bersaglio” può reagire e quindi anche noi stessi diventiamo un “bersaglio”. In questi casi avremo la sensazione di non essere in grado di compiere i soliti movimenti con destrezza e velocità; il nostro corpo e la nostra mente non sembrano più essere uniti nell’azione di difesa e attacco.
La consapevolezza d’entrare nell’effetto “Tunnel vision” è uno dei motivi che spinge molti operatori della sicurezza e corpi speciali nell’addestrarsi al TDO, il tiro dinamico operativo. 

Fase operativa
Cos’è il TDO? (Tito Operativo Dinamico)
il Corso Essenziale di Tiro Dinamico Operativo® sviluppa le tematiche relative alla Difesa Armata e illustra le tematiche e le problematiche insite nella Difesa Personale, Abitativa e Professionale, proponendo strategie, rimedi e soluzioni. Non si tratta di Tiro Sportivo, nè di Tiro al Bersaglio, ma bensì di “Tiro di Sopravvivenza” (Survival Shooting), che si svolge alle distanze nelle quali hanno luogo oltre l’80% degli scontri a fuoco.
Il Metodo non prende spunto dalle Tecniche Americane o Israeliane, si basa sull’adattamento al Combat Stress e sull’Ergonomia dell’arma.

L’ideatore del TDO
Il Tiro Dinamico Operativo nasce in Florida verso la fine degli anni ottanta ad opera di Tony Zanti, Italo-americano, grande esperto in campo militare e di sicurezza pubblica e privata. L’ideatore di tale sistema ha assolto diversi compiti in ambito della Marina Militare Italiana (sergente tecnico delle armi), poi U.S. Army (Corporal Military Police), U.S. Army Reserves (Special Field Medic), U.S. Army Florida National Guard (specialist, special force). Ha prestato servizio in qualità di agente di Polizia nella città di St. Louis, Presso l’university Police Department (Patrolman), lo Sheriff’s Department (Deputy Sheriff) e il Metropolitan Police Department (Police Officer). Project manager per la sicurezza esterna per il consolato Americano in Milano, iscritto all’albo dei periti ed esperti di armi e munizioni del Crimine presso la Camera di Commercio di Varese, consulente per la sicurezza privata di molti VIP dello spettacolo